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Diritto di critica | November 21, 2024

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Tokyo, aspettando l'Apocalisse - Diritto di critica

Tokyo, aspettando l’Apocalisse

Tokyo vive in un’atmosfera irreale. Sui volti delle persone si riesce a scorgere il terrore e la preoccupazione per ciò che sta accadendo alle centrali nucleari. La disinformazione regna sovrana: le notizie dei giornali e della tv si mischiano a bufale ed è difficile mantenere i nervi saldi. Attraverso il bianco e il nero, David Powell, fotografo e business man statunitense che vive nella capitale giapponese, racconta la vita della metropoli sulla quale aleggia lo spettro dell’Apocalisse. Ogni giorno, il 38enne di Boston si muove per la città con la sua Leica M9 alla ricerca di volti e angoli particolari. Nelle sue foto di ieri ci sono gli studenti che raccolgono fondi da destinare agli aiuti, ci sono i treni affollati, ci sono i treni soppressi, c’è la rassegnazione negli occhi. Nella più totale compostezza.

Comments

  1. Laura Messina

    Gentile sig. Birichini,

    sono una italiana attualmente residente a Tokyo e vorrei chiederle innanzitutto il perche’ del titolo ” Tokyo, aspettando l’Apocalisse”, passando poi a domandarle dove sia visibile il terrore negli occhi dei giapponesi e infine farle notare che le “bufale” sono preciso appannaggio della stampa italiana. Trovo estremamente irresponsabile utilizzare termini come “apocalisse” (che lei ha utilizzato ben due volte) e descrivere in modo semplicistico e appunto apocalittico una situazione che lei non ha modo di toccare con mano.

    La voglio inoltre rassicurare sui nervi saldi della popolazione giapponese, sul fatto che nessuno spettro apocalittico aleggia sulla citta’ (se non quello delle notizie false partorite dalla stampa italiana), che i giapponesi non attendono la fine bensi’ un inizio colmi di speranza e la invito a documentarsi piu’ a fondo sulla natura dei servizi fotografici che commenta.

    Essendo lei un professionista, capira’ che ci si aspetta meno pressapochismo dalle testate italiane, piu’ o meno auterevoli che siano.

    Cordiali saluti,
    Laura Messina

    (http://giapponemonamour.blogspot.com/)

  2. Antonio G. Di Mezza

    Sig. Ribichini, ma lei e` attualmente in Giappone? Presumo di no. Parla giapponese o ha fatto studi approfonditi sul Giappone?
    Mi chiedo come mai allora scriva articoli su argomenti di cui non ha cognizione di causa; ah gia` certo, la catastrofe in Giappone e` uno degli argomenti del momento. Basta mettere in un motore di ricerca “apocalisse giappone compostezza” e tra i risultati ci saranno queste sue 4 righe, cosi` che da 4 righe diventera` uno degli articoli piu` clickati sul web.

    • Antonio G. Di Mezza

      ps: lei poi si contraddice alquanto, “Ogni giorno, il 38enne di Boston si muove per la città con la sua Leica M9 alla ricerca di volti e angoli particolari.”; va da se` che se sono particolari non sono la normalita`

  3. Claudia

    Scusi ma sa a Tokyo non c’è nessuna apocalisse e invece di focalizzarsi su Tokyo dove la gente sta bene forse sarebbe meglio far presente com’è la situazione a Sendai dove forse hanno bisogno di una mano.

    • Anche per lei un buon consiglio: legga i nostri articoli scritti negli ultimi 20 giorni. Poi, se vorrà scusarsi, sa dove trovarci.

  4. Elettra

    vergogna!! inventarsi notizie quando a Sendai, e non solo lì, ci sono persone che hanno estremo bisogno di aiuto! a quanto pare ve ne siete tutti dimenticati voi “giornalisti”, forse non ve n’è mai importato niente.

    • E’ così evidente che lei non ha MAI letto questa rivista e nemmeno conosce i suoi autori. Commento tragicomico.

  5. Laura Messina

    Gentile sig. Tomasoni,

    e’ proprio per l’articolo da lei citato che noi bloggers ci siamo ritrovati sulla vostra pagina internet. E’ pertanto deludente trovare accanto all’articolo in questione una recensione di tal genere.
    Le news non sono meno importanti degli articoli stessi e le parole vanno scelte con attenzione, soprattutto se si pretende di fare informazione.
    Il merito della vostra testata non cancella pero’ il pressapochismo della news di cui sopra.

    Mi dispiace inoltre ribadire che lei non e’ nella posizione di definire “lo stato d’animo e le paure dei cittadini giapponesi alla luce del rischio nucleare” non essendo in questa terra e non conoscendola affatto.

    Non mi pare inoltre di aver insultato nessuno, al contrario di lei che parla di “svogliatezza e scarsa attitudine a documentarsi”.

    Aspetto piuttosto la risposta del suo collega che, visto il suo curriculum, sono certa avra’ modo di chiarire con garbo e trasparenza le motivazioni della sua scelta linguistica.

    Cordialmente,

    Laura Messina

    • Gentilissima Laura,

      grazie per la sua risposta educata, a differenza degli insulti sopra proposti da ignoti personaggi.

      Come ho avuto cura di rispondere anche ad altri lettori, questo prodotto sopra proposto è solamente una fotogallery che, come citato nella breve presentazione, è fornita da un americano che vive attualmente a Tokyo.

      Non sono state date informazioni false. Non sono stati trattati argomenti in maniera fuorviante. Sono state proposte delle foto che testimoniano lo stato d’animo pacato dei cittadini di Tokyo alla luce del pericolo nucleare testimoniato e documentato anche da questo sito.

      La critica da lei proposta non trova alcun tipo di giustificazione, soprattutto se trova la forza di sfogliare alcune pagine di questo sito e scoprire, con probabile sorpresa, che sta attaccando persone con idee molto simili alle sue.

      Probabilmente l’illustrissimo personaggio che ha linkato questo sito e ha dato il via alla “crociata” del giorno avrebbe dovuto quantomeno spiegare i contenuti in maniera obiettiva. Così non è stato.

      Buona serata, a presto.

  6. Antonio G. Di Mezza

    Sig. Tomasoni
    Infatti noi non stiamo criticando la photo gallery, ma la sua presentazione
    https://www.dirittodicritica.com/wp-content/uploads/2011/03/13.jpg
    mi spiega dove sono terrore e preoccupazione in questi 2 volti???
    ne` stavamo criticando questo sito. Questa presentazione e` per noi un perfetto esempio per l’articolo da lei linkato nel suo commento, come l`uso di alcune parole a sproposito, il fatto che questi articoli o presentazioni, o flash news li facciano giornalisti che non risiedono in Giappone o che del Giappone non sanno nulla, oltre agli stereotipi o al fatto che farci un articolo per la catastrofe e` di moda e rede visibili sul web.

    • Antonio G. Di Mezza

      errata corridge:
      rede = rende
      chiedo venia per il refuso

    • Giuro che la prossima fotogallery la prepariamo con le istruzioni per la lettura.

      Mi spiegate DOVE viene detto in questo articolo che a Tokyo c’è terrore e paura?
      Ancora non ci siete arrivati che chi vi ha linkato questo sito (abbiamo i log) ha mal interpretato il contenuto e vi ha reclutato per una campagna di trollaggio e critica insensata?

      Ripeto: le foto sono state fornite da un cittadino statunitense residente a Tokyo. Questo articolo è solo UNO dei molti contenuti che abbiamo diffuso provenienti DIRETTAMENTE dal Giappone.

      Siamo in contatto diretto con cittadini residenti a Tokyo, Osaka e anche nella prefettura di Hiroshima.

      Il fatto che voi non abbiate MAI letto Diritto di critica rende i vostri commenti del tutto privi di qualsiasi riferimento logico. Buona serata.

  7. Silvio Vita

    Excusatio non petita

  8. Antonio G. Di Mezza

    Ciao Eva

  9. Marco Sbaragli

    Eh, sì, signor Birichini (come mi mette allegria il gioco di parole e come è azzeccato!), mi dispiace ma è cascato proprio male. Non è il momento per informazioni campate in aria, c’è un sacco di gente qui, che in Giappone ci vive e lo conosce e ormai tiene le orecchie ‘appizzate’. Che ci vuol fare, ci vuol pazienza…

    • Come detto al suo amico poco fa, anche lei non ha la minima idea del sito che le hanno linkato per fare da troll. Legga questa rivista e i suoi contenuti. Poi ogni suo giudizio avrà una minima parvenza di concretezza. Sayonara.

    • Marco Sbaragli

      Gentile signor Ribichini,
      lei mi ha risposto (e la ringrazio):

      “Lo ha letto il mio articolo? Di quali informazioni campate in aria parla? Diversamente da Repubblica o il Corriere ho intervistato una persona a Tokyo che mi ha  dato le informazioni che ho pubblicato. E poi giocare con il cognome…Francamente dimostra la sua serietà
      saluti
      Paolo Ribichini

      Mi scusi, mi permetta di spiegarle.
      Per prima cosa il gioco di parole sul suo nome è nato da un vero errore di chi le ha risposto prima di me. Io me lo son trovato già lì, servito sul classico piatto d’argento, e ne ho approfittato, lo confesso. E’ stato più forte di me, che ci vuol fare, son toscano. Del resto anch’io col mio cognome, da ragazzino non le dico le prese per le mele… E poi ‘birichino’ non è sì grave offesa. Vede, il suo articolo già nel titolo parla di ‘apocalisse’. Lei li ha fatti i suoi riscontri? Erano proprio quattro i cavalieri? E i cavalli? Dalle loro nari usciva fumo (radoattivo) o fuoco? E di che colore erano? Uno bianco, uno nero, uno rosso e uno verde? Guerra, Carestia, Pestilenza e Morte? Ne è sicuro? Io oggi ho preso il treno per andare e tornare dal lavoro. A Tokyo ci vivo da più di vent’anni. Io quella rassegnazione negli occhi della gente non l’ho mica vista, sa? E neanche il terrore. Forse li avrà visti il suo fotografo americano, ma io per niente. Ma proprio per niente, sa? E non ho visto ‘aleggiare’ proprio niente, una giornata piovosa come tante altre. Vede, come le ho detto il problema è che lei casca male. Le parole sono importanti, e in questi ultimi giorni le parole ci han ferito, le troppe fasità ci han fatto male. Ci perdoni quindi l’ipersensibilità. Non è il momento per far delle illazioni. Se vuol notizie fresche e informazioni, mi permetta di segnalarle il nostro gruppo, questo è il ‘link’ (guardi come son forbito, e pensare che prima di questa esperienza Facebook non l’avevo mai usata):
      http://www.facebook.com/home.php?sk=group_196066483761026&ap=1
      Giappone Shinjitu_quello che la stampa italiana nasconde

      Perché non partecipa anche lei, ci trova un sacco di cose interessanti. E con tutti i riscontri. Una pacchia, non le pare?
      Tante buone cose e buon lavoro (senza alcuna ironia, gliel’assicuro)
      Marco Sbaragli
      PS: A proposito, lei insinua io non sia serio. Si figuri che spesso mi accusano di esserlo anche troppo, tanto da rasentare talvolta anche il ‘palloso’.

      • Vede, il problema nasce da un’incomprensione. LA DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 marzo 2011. Non l’ho scritto oggi e nemmeno ieri. La testimonianza raccolta è di una settimana fa. Una testimonianza non in linea con quello che dicevano i giornali in Italia. “Ma a Tokyo la gente fugge?”, gli ho chiesto, ma la risposta è stata assolutamente negativa. Per questo non ho scritto di fughe. Tuttavia, paura, terrore e preoccupazione all’indomani del terremoto (parole usate dalla mia fonte) potevano anche essere comprensibili all’indomani del sisma anche a Tokyo, o no?
        Capisco la vostra causa ma evitate di sparare a zero su tutti. Sono stato insultato, mi è stato dato dell’ignorante, dell’incompetente. Perché? Quando invece su questo sito nessuno ha mai scritto di fughe di massa da Tokyo o di radiazioni nocive da uccidere. Così facendo rischiate solo di fare una brutta figura proprio con chi sta dalla vostra parte, cercando di dare un’informazione completa

        • Antonio G. Di Mezza

          Sig, Ribichini, forse e` vero che ci era “saltata la mosca al naso”, forse anche noi abbiamo peccato di non riuscire a misurare le parole. Lei ha scritto “La disinformazione regna sovrana: le notizie dei giornali e della tv si mischiano a bufale ed è difficile mantenere i nervi saldi.” che in effetti potrebbe essere un nostro slogan, pero` anche cose come “ci sono i treni affollati, ci sono i treni soppressi”, e il lettore medio non sa che quel “soppressi” sta ad indicare un calcolo per il risparmio dell`energia elettrica e che da una cadenza di un treno ogni 2 minuti o 3 minuti (dipende dalla linea) delle ore di punta si e` passati alla cadenza di 1 treno ogni 5 minuti (la norma nelle ore che non sono di punta), e cosi` a scalare, nelle ore piu` blande e nelle ore serali. Questo e` solo un piccolo esempio delle cose alle quali chiediamo ai giornalisti di stare attenti, e che casomai non conoscendo il Giappone, non ci fanno caso.
          distinti saluti

  10. Questo post non è un articolo ma una fotogallery. In secondo luogo Le informazioni riportate mi sono state date da un blogger che vive e lavora a Tokyo. Infatti, proprio perché avevo in mano informazioni che arrivano da lì, non ho scritto da nessuna parte “Disperati” e non ho utilizzato espressioni come fuga da Tokyo. Purtroppo, pur apprezzando la vostra iniziativa di “rendere giustizia” al Giappone sul quale si è detto tutto e il contrario di tutto in maniera indiscriminata e con notizie inventate, siete finiti su questo post attratti dal titolo. Tuttavia si tratta di un titolo e non di un’informazione. Un titolo, tra le altre cose, suggerito proprio dall’autore delle fotografie che, guarda caso vive a Tokyo. Quindi, quando avanzate una critica, fatela con il cervello. Se ne avete uno, ovviamente, e non “fucilate” tutti indiscriminatamente. E chi si è divertito a storpiarmi il cognome, perita solo un aggettivo: “PENOSO”

  11. Mi permetto di intervenire nei commenti dell’articolo del collega Ribichini per un paio di precisazioni. Sono sicuro che, tempo permettendo, sarà sua cura rispondere ad eventuali critiche alla sua fotogallery.
    Innanzitutto l’articolo non è una “news” ma una raccolta di foto tratte dal sito di David Powell, americano residente a Tokyo che ci ha gentilmente concesso la pubblicazione delle sue foto.

    Lo scopo di questa fotogallery era raccogliere alcuni estratti di vita reale della città Giapponese dopo alcuni giorni dal sisma. La scelta del titolo non è fuorviante e sottolinea, così come lo sarebbe per un bel libro, lo stato d’animo e le paure dei cittadini giapponesi alla luce del rischio nucleare.

    Sottolineo inoltre che, nonostante la svogliatezza e la scarsa attitudine a DOCUMENTARSI di molti autori di commenti sopracitati, è possibile consultare, direttamente dall’homepage di questo magazine, tutti i nostri articoli sulla vicenda Giapponese.

    Interviste, filmati, dossier, approfondimenti, dirette live, e guarda caso anche un articolo che critica la scelta di molti giornali italiani nel diffondere false informazioni per creare un clima di paura.

    Eccovelo:

    Giappone: blogger contro i media, “scrivono falsità”. Tra i nomi anche Repubblica e Corriere

    Criticare è un diritto di ogni cittadino e, non a caso, è anche il nome di questo giornale online. Invito però chi desidera farlo a moderare il linguaggio e a documentarsi. C’è sempre il rischio di fare una figura un po’ barbina. Buona giornata.

    • Laura Messina

      Gentile sig. Tomasoni,

      e’ proprio per l’articolo da lei citato che noi bloggers ci siamo ritrovati sulla vostra pagina internet. E’ pertanto deludente trovare accanto all’articolo in questione una recensione di tal genere.
      Le news non sono meno importanti degli articoli stessi e le parole vanno scelte con attenzione, soprattutto se si pretende di fare informazione.
      Il merito della vostra testata non cancella pero’ il pressapochismo della news di cui sopra.

      Mi dispiace inoltre ribadire che lei non e’ nella posizione di definire “lo stato d’animo e le paure dei cittadini giapponesi alla luce del rischio nucleare” non essendo in questa terra e non conoscendola affatto.

      Non mi pare inoltre di aver insultato nessuno, al contrario di lei che parla di “svogliatezza e scarsa attitudine a documentarsi”.

      Aspetto piuttosto la risposta del suo collega che, visto il suo curriculum, sono certa avra’ modo di chiarire con garbo e trasparenza le motivazioni della sua scelta linguistica.

      Cordialmente,

      Laura Messina

      P.S. Mi scuso per la ripetizione della replica.

      • Mi dispiace inoltre ribadire che lei non e’ nella posizione di definire “lo stato d’animo e le paure dei cittadini giapponesi alla luce del rischio nucleare” non essendo in questa terra e non conoscendola affatto.

        Affermazione priva di contenuti e campata per aria. Lei mi conosce? Sa dove vivo? Conosce il mio percorso di studi? Sa chi ha contattato la nostra redazione nell’ultimo mese? E’ al corrente del lavoro che stiamo svolgendo? Le capovolgo la frase. Lei non è nella posizione di esprimere alcun tipo di giudizio se non sulla base di una sua personalissima opinione frutto di una lettura sommaria durata 30 secondi della descrizione di una photogallery che le hanno linkato.

        Non mi pare inoltre di aver insultato nessuno, al contrario di lei che parla di “svogliatezza e scarsa attitudine a documentarsi”.

        Non mi sembra un insulto ma un dato di fatto. Al contrario leggo insulti nei confronti della mia redazione (sciacalli, ecc) e del mio collega, insulti che rivolti a qualcuno di più malizioso potrebbero perfino fornire gli elementi per una querela. Veda un po’ lei.

  12. Ogni commento fuori luogo o contenente insulti / spam sarà oggetto di moderazione da parte della Redazione. Buona serata

    • Eva

      A me anchew qualcosina scritta nell’articolo suona come un insulto nei confronti di un intero popolo…….

  13. Eva

    Il nostro amico “giornalista” dovrebbe avere perlomeno il coraggio di rispondere apertamente invece di insultare le persone che lo criticano con cognizione di causa in modo privato……….
    L’ignoranza paga oggi come oggi…..
    P.S. Ciao Antonio

    • Eva, se avessi l’accortezza di leggere i commenti sopra, ti accorgeresti che ho risposto a tutti. Inoltre non ho insultato nessuno in privato. Ti ricordo che per il tuo commento da noi rimosso, è passibile di querela. Evita di proseguire con questo tono e fatti un bel bagno di umiltà