Bocciata la tecnologia: al prossimo Europeo cinque arbitri in campo - Diritto di critica
Laddove la tecnologia fallisce, lo sguardo umano diventa una risorsa efficace per risolvere le problematiche relative ai gol fantasma nelle partite di calcio. Specie se gli occhi a visionare un pallone che varca la linea di porta oppure no sono 10 invece degli attuali 6. Il supremo organo decisore della Fifa, l’International Football Association Board, ha approvato definitivamente la soluzione dei 5 direttori di gara in campo a partire dal prossimo Europeo che si svolgerà nel 2012 in Polonia e Ucraina.
Sono state ritenute soddisfacente dai membri del Board le sperimentazioni effettuate sui giudici di linea quest’anno, nelle competizioni dell’Europa League e della Champions League, dopo il lancio del progetto nella stagione 2009-2010. Finora i test sulla tecnologia hanno fallito. Sono stati bocciati dieci sistemi differenti. L’International Board ha tuttora esteso le tempistiche della sperimentazione per un altro anno. Ad oggi nessuna delle tecnologie impiegate ha dimostrato un’efficacia al 100% e la relativa possibilità di trasmettere l’informazione al direttore di gara entro il tempo massimo di un secondo.
Tra le soluzioni interessanti, non comprese tra i test che hanno dato finora esito negativo, spicca quella della Sony. L’azienda giapponese ha rilevato da poco un’azienda specializzata nella realizzazione di sistemi per il tracciamento delle palline durante manifestazioni sportive di tennis e cricket. La tecnologia consisterebbe in un sistema di più fermi immagine e segnali, rilevati da diverse videocamere, attraverso i quali tracciare la palla.
Il problema principale, secondo coloro che hanno proposto le diverse tipologie di test, sarebbe nella mancanza di una ‘road map’, con la quale stabilire le specifiche tecniche per il superamento o il fallimento della sperimentazione. Pierluigi Collina, responsabile degli arbitri dell’Uefa, ha accolto con grande soddisfazione la decisione dell’International Board, convinto che più direttori di gara possano garantire un rendimento migliore.
La decisione è arrivata dopo le sollecitazioni dell’Uefa, per voce del presidente Michel Platini. Durante la cerimonia di apertura della vendita dei bigletti per la kermesse calcistica continentale, l’ex giocatore della Juventus aveva sottolineato i “risultati eccezionali” dell’esperimento sull’arbitraggio a cinque.
Il periodo di avvicinamento a Euro 2012 procede senza apparenti intoppi. Polonia e Ucraina si stanno preparando per uno degli avvenimenti sportivi più importanti del nuovo millennio. Almeno per quanto riguarda i paesi dell’ex Unione Sovietica. Stanno sorgendo in questi mesi aree d’ospitalità per i tifosi, situate al centro delle grandi città, dotate di maxischermi e punti di ristoro. Centri d’informazione e acquisto biglietti per i mezzi pubblici.
Sono in corso i lavori di ristrutturazione per migliorare i collegamenti urbani ed extraurbani per facilitare lo spostamento dei supporter da uno stadio all’altro. E proprio sugli impianti sportivi i governi dei due paesi ospitanti hanno deciso di puntare molto. Una delle realtà che testimonia il grande investimento in questo senso è lo stadio ucraino dello Shakhtar Donetsk, la ‘Donbass Arena’ (costato circa 300 milioni di euro e capace di ospitare 50mila spettatori). In Polonia, invece, è stata creata la carta ‘Polish Pass’, per agevolare il soggiorno degli appassionati di calcio con sconti e facilitazioni per alberghi e mezzi pubblici.
L’ex presidente dell’Ucraina Leonid Kravchuk, in un’intervista al portale ‘Uefa.com’, ha precisato che “l’Europeo di calcio contribuirà in primis a combattere ciò che mina le basi dell’indipendenza del paese”. Lo stato ucraino, faticosamente, sta cercando di incamminarsi verso un sistema politico moderno e democratico, dopo gli anni bui della dittatura comunista. L’assegnazione della kermesse continentale ai due paesi ha comportato un miglioramento generalizzato delle infrastrutture, con “dei passi in avanti verso l’Europa, i suoi standard ed i suoi valori”.
Sul fronte della lotta al doping, in vista di Euro 2012, le autorità guardano alla competizione con ottimismo. Su circa 1.200 test effettuati nella stagione in corso, fa sapere l’Uefa, “c’è stata solamente una positività”. Nei prossimi mesi saranno valutate le questioni logistiche e il programma di controllo del doping, nonché la formazione degli accompagnatori dei calciatori agli accertamenti al termine delle partite. In occasione degli ultimi Europei nel 2008, in Austria e Svizzera, nessuno dei 124 giocatori sottoposti a controlli risultò positivo. E né i 160 calciatori testati a sorpresa alla vigilia del torneo.
Nelle competizioni per club, sono stati realizzati 1.710 controlli in tutte le manifestazioni dell’Uefa, comprese quelle giovanili e femminili. Di questi, oltre 1.300 sono stati condotti nelle due principali competizioni Uefa (Champions ed Europa League). I casi di positività sono stati 4 in tutto. L’Uefa nei prossimi mesi, come già fatto in precedenza, cercherà di sottolineare l’importanza dell’educazione antidoping, soprattutto nei tornei giovanili.