A piedi nella Zona Rossa dell'Aquila, istantanee da una città fantasma - Photogallery - Diritto di critica
A due anni dal terremoto all’Aquila la ricostruzione nella Zona Rossa è solo un buon proposito. Ne parlano i media – pochi – ne parla il sindaco, se ne discute nei consigli comunali. Di concreto, però, c’è solo una decisione presa dalla Giunta in merito al metodo: si procederà per aggregati. Dopo un’imponente e costosissima opera di puntellamento (ogni giunto delle impalcature è costato in media 25 euro e ne sono stati utilizzati decine di migliaia), l’amministrazione ha deciso di bypassare le lungaggini del Piano per la ricostruzione e di optare per gli aggregati: si ricostruirà tutto dov’era e com’era. Il meccanismo è semplice come una riunione di condominio: i cittadini proprietari di uno stabile o di edifici confinanti si metteranno d’accordo sulla ditta e avvieranno la ristrutturazione dell’immobile. Secondo l’amministrazione Cialente sarebbe questa la panacea di tutti i mali che a due anni dal sisma permetterà finalmente di avviare i lavori nelle zone colpite dal terremoto del 6 aprile 2009.
Politica e buoni propositi a parte, a due anni dal sisma la Zona Rossa dell’Aquila è una città fantasma dove riecheggiano solo i passi e il rumore della neve che si scioglie dalle impalcature. Tra gennaio e febbraio, Diritto di Critica è entrato due volte nel centro storico dell’Aquila, grazie alla cortesia di una restauratrice che ci ha accompagnato. Ecco cosa abbiamo visto.
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E’ vergognoso abbandonare così i cittadini che hanno patito oltre per il disastro anche per l’inadeguatezza degli interventi.Mi piacerebbe capire dove vanno a finire le nostre tasse un idea ce l’ho ,a pagare chi scalda la sedia in parlamento e in senato VERGOGNA. Le persone non contano più nulla, sono buone solo quando si deve spremerle come limoni.Quando fanno i tagli alle spese ,li fanno sempre dove non dovrebbero su sanità,scuola,ricerca ecc. praticamente in quello che serve. Non si è mai visto che dimezzassero i loro stipendi e le persone che compongono camera e senato, si comincerebbe a risparmiare e i tagli non graverebbero su tutta la nazione, ma su coloro che l’hanno depredata e messa in ginocchio, e non solo da oggi ma anche in passato.Possibile che questa nazione venga la gran parte delle volte governata da sciacalli?
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Ormai tutti i programmi mediaset (da Forum a Striscia la notizia e le Iene) sono diventati una barzelletta… tutti asserviti al padrone, anche a costo di sparare grandissime cavolate, anche a costo di raggirare la gente dando false informazioni (vedi la puntata di Striscia in cui cercano di danneggiare la bontà dell’eolico e del fotovoltaico).
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da aquilana non ho nulla da dire se non che dovreste vergognarvi ! la vostra tv commerciale e’ indegna e non dovrebbe essere permesso a certe trasmissioni di trattare argomenti seri. il teremoto non si compra , non si discute…..si subisce e basta……su Bertolaso e’ preferiile non aprire nessuna discussione…e’ per il suo onore! se volete fare una trasmissione provate a parlare del perche’ in una zona aquilana di nome valle pretara si vogliono abbattere case nelle quali e’ possibile vivere perche’ integre a favore di uno dei tanti appalti scellerati! credete che gli aquilani si possano comprare con due lire ( tralaltro guaadegnerebbero di piu’) ? mi spiace anche per lei Signora Dalla Chiesa ma questa volta ha preso un enorme granchio!
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ma perche’ veramente credevate che nel giro di qualche mese tutto sarebbe tornato come prima ??? L’unica vera ricostruzione post terremoto in Italia e’ avvenuta nel Friuli dove popolazione e istituzioni locali lasciarono fuori la politica nazionale….fatevi un giro in Irpinia o ancora meglio nel Belice……ancora ci sono i container…. :-((
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