Napolitano respinge il federalismo municipale: tutti a casa? - Diritto di critica
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha respinto il decreto legislativo sul federalismo municipale approvato dal Consiglio dei ministri straordinario tenutosi ieri sera a seguito del parere negativo espresso a riguardo dalla apposita Commissione Bicamerale.
Napolitano avrebbe respinto il decreto legislativo in quanto in contrasto con la legge delega, in particolare perché contrario alla lettera del comma 4 dell’articolo 2 della legge 42/2009. Tale comma prevede espressamente l’iter da seguire nel caso in cui la Commissione Bicamerale avesse espresso parere negativo.
Il Governo, in base alla legge delega, è legittimato a emanare il decreto legislativo anche con parere negativo della “Bicameralina”, ma deve prima presentarsi alle Camere per spiegare le sue ragioni, cosa che il Governo non ha fatto, provocando il no del Capo dello Stato.
Il respingimento rischia di essere una pietra tombale sul federalismo fiscale: il Governo, infatti, ha già poco tempo (fino a maggio) per emanare un altro decreto legislativo (il quinto, concernente il federalismo fiscale regionale e provinciale) che dovrebbe completare l’iter della legge delega. La necessità di dover ridiscutere il quarto decreto legislativo, oltre alla necessità di negoziare in Commissione, dove la maggioranza è in minoranza, rischia di allungare i tempi fin oltre la soglia di sopportazione della Lega Nord, che potrebbe decidere di staccare la spina e ricominciare da capo, dalla elezioni.
-
Sicuramente non sarà necessario andare tutti a casa. Il Governo dovrà ritrasmettere i testi alla Camere e poi effettuare una relazione innanzi a ciascuna Camera spiegando perché non ritiene di adeguarsi al parere negativo manifestato in commissione. Poi si tratta di attendere trenta giorni e adottare definitivamente il decreto. Purtroppo nella legge delega c’é scritto così e non possiamo farci nulla. Dovremo perdere altro tempo prezioso nell’attuazione di una riforma strategica per il nostro Paese. Un passo avanti importante per la costruzione di una politica nuova ispirata ai principi della responsabilità e della corretta allocazione delle risorse locali.
Comments