Yara e il razzismo dell'«occhio per occhio» - Diritto di critica
“Occhio per occhio, dente per dente”, “Marocchini fuori da Bergamo”. Sono solo alcune delle eloquenti scritte comparse a Brembate di Sopra dopo il fermo del giovane marocchino accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne bergamasca scomparsa il 26 novembre scorso e non ancora ritrovata. Manifestazioni da cui lo stesso sindaco Diego Locatelli, a capo di una giunta di stampo leghista, ha preso le distanze: «Ci dissociamo da singoli episodi manifestatisi in occasione della divulgazione di notizie inerenti alle indagini tuttora in corso e ancora in fase di accertamento – afferma, durante una conferenza stampa – Auspichiamo che ciò non sia strumentalizzato e che prevalga il senso di massimo riserbo sulle indagini, che le forze dell’ordine stanno svolgendo con professionalità e con grande dispiego di energie e risorse».
E mentre l’Italia intera trattiene il fiato in attesa di notizie certe che rivelino cosa ne è stato della ragazzina, si moltiplicano nella cittadina bergamasca e su Facebook i segnali di una rabbia collettiva che ben presto perde di vista l’obiettivo – il presunto sequestratore ed omicida di Yara – e si riversa come un fiume in piena sull’intera “categoria” degli immigrati. A partire dalla pagina Facebook dell’eurodeputato leghista Matteo Salvini, che riprende la vicenda di Yara ed il recente episodio di Lamezia Terme – dove un extracomunitario sprovvisto di patente ha travolto ed ucciso sette ciclisti mentre guidava sotto effetto di droga – per ribadire come l’immigrazione non sia affatto portatrice di valori e ricchezza, quanto piuttosto di delinquenza e degrado: «Senza voler generalizzare – scrive – fra il marocchino stragista di ciclisti a Lamezia Terme e il marocchino in galera a Bergamo per la scomparsa di Yara, evviva l’immigrazione che porta ricchezza e valori…».
Una frase che, com’era prevedibile, ha dato il via a commenti disparati e soluzioni per così dire ‘fantasiose’, riproposte in infinite varianti nelle pagine in ricordo di Yara Gambirasio che negli ultimi giorni si sono moltiplicate su Facebook: il razzismo come ‘obbligo anziché dovere’, l’utilizzo del lanciafiamme, la ripresa della teoria Mengele e l’uso degli extracomunitari come cavie per la medicina, la nostalgia per il fascismo (‘ci vorrebbe il Duce’), il sollievo perché ‘i marocchini almeno fanno i lavori umili: se fossero impegnativi, quanti morti procuravano!’. E ancora, c’è chi fa sfoggio di retorica in salsa leghista (‘ma siamo noi che siamo razzisti o sono loro che sono marocchini?’), chi si auspica la ‘pena di morte con sevizie’ e chi crede che ‘condannarli con la pena di morte significherebbe un dolore di breve durata … Io voglio la tortura, voglio vederli supplicare pietà, voglio vederli gridare aiuto ’.
La vicenda di Yara pare essere stata così la scintilla che ha permesso ad una fobia collettiva e generalizzata nei confronti dello ‘straniero’ di riproporsi in modo legittimo: una paura, prima costretta al silenzio, che in quest’ottica invece può e deve essere gridata a gran voce. “E ancora una volta mi viene dura pensare che gli extracomunitari siano tutti bravissime persone come dicono… non ce la faccio proprio…” scrive uno dei tanti utenti di Facebook sulla vicenda, proponendo un dualismo pericoloso: o tutti bravi o tutti cattivi. Poiché le vicende come quella di Yara dimostrano che non sono tutti bravi, allora sono per forza di cose tutti cattivi: il fastidio, la rabbia, la paura, il razzismo diventano così necessarie espressioni di difesa, giustificate dai fatti. Gli immigrati, di cui per qualche mese si era parlato solo in relazione alle proteste dalla cima di una gru o di una torre, tornano così ad essere tutti delinquenti, assassini, stupratori, da espellere o linciare. In toto. Come se tutti fossero simbolicamente responsabili di ciò che può essere successo a Yara.
E alla fine ci si dimentica quasi lo stesso episodio da cui questa vampata di odio è partita, perché non era che il pretesto per giustificarla, per renderla legittima. Uno schema di pensiero troppo simile a quello che solo qualche decennio fa ha giustificato lo sterminio indiscriminato di un intero popolo, nel silenzio di chi, anche allora, pensava che “tutti gli ebrei sono ladri e delinquenti”.
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In un paese ormai allo stremo si tende ad usare qualsiasi pretesto per lasciarsi andare ad un comportamento che non definisco ” BESTIALE ” solo per rispetto alle bestie …
La stessa notizia dell’ incosciente pazzoide che col figlio accanto sfrecciando ad alta velocità ha provocato una strage di ciclisti e la reazione di caccia all’ uomo conseguente ,sarebbe stata uguale se al volante ci fosse stato un italiano???
Ogni pretesto è buono per scatenare un barbaro razzismo!!!
Mi chiedo dove stiamo andando, …e la risposta mi fà ancora + paura!!! -
occhio per occhio dente per dente una pena che applicherei a tutti coloro che si rendono protagonisti di spiacevoli episodi, indipendentemente dalla colorazione della pelle.
Detto questo bisogna però analizzare il primo cartello apparso ieri non mi è sembrato razzista e molto probabilmente non lo è…allora se non è razzismo di cosa possiamo parlare? Senza dubbio possiamo parlare della voglia di apparire in televisione…scusate ragionate un attimo vedi arrivare un SUV, il guidatore abbassa i finestrini, tira fuori un cartello e lo mette ben in vista. Tu giornalista, cosa fai? Giustamente vai ad intervistarlo…la soluzione migliore era non degnarlo di uno sguardo, dopo neanche 5 secondi avrebbe desistito…invece, ieri i giornalisti hanno fatto tanti tanti errori…con questo sono andati ad intervistarlo e come si muoveva sembrava un vip. Detto quello che mi domando è il tipo voleva realmente manifestare la sua eventuale xenofobia, o al contrario voleva solo avere un’intervista ?-
sono il “vip” che tu eludi, sicuramente sei di sinistra e senza figli (meno male).io ho scritto il cartello con “occhio per occhio……ritengo il tuo commento superfluo e non degno di considerazione.NB di notorietà ne ho abbastanza visto che mantengo anche quelli come te.comunque non guardo al colore per una giusta pena,e nell’ultima parola ci sei anche tu.
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Da Repubblica.it: Yara, verso la scarcerazione di Fikri. “L’intercettazione era tradotta male”.
E adesso fatti un bell’esame di coscienza…e soprattutto CORREGGI I CARTELLI!
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Per il mio modo di pensare i cartelli devono prima di tutto esser contestualizzati e capire da cosa nascano e dove nascono. Un cartello con la scritta VIA I MAROCCHINY da BERGAMO è una cosa, un cartello con la scritta VIA I MAROCCHINI DA SONDRIO è un’altra. Il primo nasce a seguito di un brutale episodio (ricordiamoci che questi brutali episodi ci sono sempre stati, ma ora sono di dominio pubblico tramite i mezzi di comunicazione) e può esser visto come una forma di difesa o come scritti in un momento di rabbia e sconforto, ma credo che quel via i marocchini da bergamo nella mente di chi scrive possa anche significare via questa persona da bergamo.
Nel secondo caso, invece, ci troviamo dinanzi ad un episodio di razzismo. Motivo? A Sondrio non sono successi simili episodi, quindi lì si vuole colpire la persona ed il tuo ragionamento non è giustissimo, ma di più!
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mi sconforta risponderti. di cartelli così ne scriverei a kilometri,e se tu pensi che io sia razzista allora dovrei licenziare i miei bravi collaboratori extracom. mi piacerebbe assumerti e licenziarti subito e trovarmi la schiera di sindacalisti che difendono solo i sinistri e benpensanti (fino che non capita a loro) e farci una bella risata anche a costo di sborsare qualche eurino per pagare gli avvocati. non aggingo altro…non ne vale la pena.
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Salve, sono una ragazza di 16 anni di Bergamo.
Nonostante io non mi definisca di sinistra, mi definisco ANTIFASCISTA e, in qualità delle mie convinzioni, sono portata a schiacciare e reprimere certi comportamenti, certi qualunquismi.
Voglio ricordarle che con quel ragazzo c’era anche un italiano e non vedo perchè NESSUNO di voi l’ha citato.
E poi mi permetto di replicare: MA COSA VUOLE ASSUMERE E LICENZIARE??? Fate tutti quanti i gradassi con il cayenne e poi vi indebitate per una vita! Anche se ovviamente non mancano mai le partite, le “ciocche” e le puttane la domenica pomeriggio! E voi vi definite BRAVE PERSONE?!
Fa veramente pena come persona, come essere umano e sentirselo dire da una ragazza di sedici anni, mi creda, non è bello.
Penso lei debba riflettere perchè se io fossi sua figlia non le porterei MAI RISPETTO (ps. mio padre è esattamente come lei) perchè forse ho capito di essere intelligente e dell’orgoglio, del razzismo, DELLE PERSONE COME LEI, non me ne faccio nulla. -
Vi sfugge forse che i complici sembra siano ITALIANI.
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Ti sfugge forse che i complici sembra siano ITALIANI. Buona scrittura e prepara i lenzuoli
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Da Repubblica.it: Yara, verso la scarcerazione di Fikri. “L’intercettazione era tradotta male”. E adesso fatti un bell’esame di coscienza…e soprattutto CORREGGI I CARTELLI!
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salve, ho letto parte dei vostri comenti riguardanti la vicenda della povera Yara, ma non riesco a trovare nullla che vada al di la della solita retorica, il solito polpettone scaldato e riscaldato propinato ad un’italia stanca e sofferente… non c’è bisogno di buttare la vicenda sul politico… non voglio schierarmi con nessuno, voglio solo dare voce alla mia realtà, installo sistemi di allarme e blindature a bergamo e vi posso assicurare che la gente a paura.. vive nel terrore di essere derubata o subire aggressioni…ho visto poveri pensionati piangere perchè derubati della pensione! che piaccia o no i responsabili nel 90% dei casi è da attribuire agli immigrati… quindi destra o sinistra, fascista o antifascista vediamo di rimboccarci le maniche e crechiamo di ripulire qesta povera italia
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via i marocchini via tutti gli estra comunitari . il mio pvero nonno andava in svizzera ad lavorara ma se non avevi un posto di lavoro ad un alloggio tu in svizzara non entravi . in italia entrano tutti e fanno quello che anno voglia .se non ci pensano le forze dellordine dobbiamo pensarci noi RAGAZZI OCCHIO PER OCCHIO DENTE PER DENTE .CHI FA DA SE FA PER TRE
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Nel frattempo veniamo a sapere che la frase incriminata era stata tradotta male e che probabilmente il marocchino con la scomparsa della povera Yara non c’entra nulla.
Yara Gambirasio e la xenofobia: ma se Brembate fosse una nuova Erba?
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anche li italiani delinquono!
ma questo stranamente non ferma il crescente razzismo degli italiani e i migranti diventano capri espiatioriITALIA STATO RAZZISTA!!!
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