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Diritto di critica | November 25, 2024

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Velinocracy. Il costo sociale delle avventure dei potenti - Diritto di critica

Velinocracy. Il costo sociale delle avventure dei potenti

Ruby e il Bunga Bunga. Il caso, che coinvolge Berlusconi, Fede e Lele Mora, e che Diritto di Critica ha attentamente seguito, ha scatenato il consueto terremoto sui giornali e soprattutto su internet.

Eppure al cittadino, almeno a quello che ha a cuore le sorti dell’Italia e della sua scena politica più del pettegolezzo stile Belen-Corona, la storia di Ruby che amoreggia col nostro premier in fondo interessa, o dovrebbe interessare, poco. In realtà il problema è molto più subdolo e anche decisamente più grave: si tratta della velinocrazia. La ragazza marocchina è solo l’ultima di una lunga serie di starlette, modelle, veline, attricette, ballerine e studentesse che da anni girano intorno al premier, al suo entourage, alla sua “scuola” politica e ad altri uomini di potere. Questo sembra aver consolidato, nel tempo, un vero e proprio sistema in grado di distribuire denaro, benefici, favori e persino cariche politiche.

Chi fa informazione non dovrebbe avere nessuna finalità di giudizio morale nei riguardi dell’antichissima professione esercitata dalle signorine. Quanto può interessare indagare a fondo nelle abitudini sessuali del premier e dei governatori regionali?  La vita privata del presidente del Consiglio deve interessare il cittadino nella misura in cui le sue avventure sessuali, o quelle di altri potenti, si trasformano anzitutto in voci di uscita della spesa pubblica, e poi in consiglieri, assessori, deputati ed europarlamentari. Infatti, al quel punto il costo della presenza di veline e amanti non ricade solo sulle tasche del premier o del potente di turno. Le paghiamo noi, e anche molto bene. Persone che dovrebbero essere deputate a rappresentare i nostri interessi e a prendere le decisioni che ci riguardano direttamente.

Chissà se grazie al suo curriculum di studi, alla sua militanza ideologica di lungo corso e al suo impegno sociale, presto anche qualcun altra decida di intraprendere una carriera politica di alto profilo, seguendo l’esempio di coloro che l’hanno preceduta. Ora Ruby può anche farlo, dato che è maggiorenne.

Comments

  1. Arturo

    Mi permetto di dissentire. Il giudizio morale sulle prostitute in generale può essere sospeso. Ma qui si parla di ragazze che usano la propria avvenenza per ottenere vantaggi economici e professionali, in politica, o in televisione. Siamo nel caso della bella collega che va a letto col capo e ottiene la promozione a scapito di qualcun altro. Quando non si parla di sesso fine a sé stesso, non ci si può astenere da un giudizio morale.
    Analogamente bisogna aggiungere il giudizio politico. Faccio un esempio. Se baso il mio consenso politico sull'ateismo, sull'anticlericalismo, sulla laicità, sulla condanna della religione, e poi, dopo essere stato eletto, vengo beccato a farmi la comunione, credo che per coerenza politica, e per rispetto dei miei elettori, dovrei dimettermi, sebbene fare la comunione non sia né un reato né una cosa immorale. Non è necessario violare la legge per incorrere in un fallimento politico.

  2. Giancky

    Scusi Arturo, ma mi permetto di dissentire dal suo dissenso… potrei errare ma mi sembra chiaro il senso dell'articolo qui pubblicato. Il tema centrale è il sistema ormai conclamato,la metastasi che il nostro premier ha provocato nel nostro vecchio Paese..
    Come tutti grandi manager B. ha saputo sceglire la propria squadra di esperti,nei vari settori..) concentrandosi quasi esclusivamente sui propri obiettivi personali, da cui leggi ad-personam e ad aziendam… Ma quello che a lui intressava e pare,tuttora interessi,probabilmente sostentuto anche da farmaci ben noti agli ultra-settantenni di tutto il mondo, è "conquistare" giovani pulzelle.Mi sembra di capire che se poi queste "aspiranti" (no,l'apnea qui non c'entra..) siano laureate come molto raramente accade(tra queste aspiranti), sembra l'eccitazione ( e quindi il delirio d'onnipotenza) raggiungano il massimo grado.
    Tutto cio' da un immagine,ma anche un contenuto come ampiamente dimostrato, di una vita privata che fatalmente si incrocia con quella pubblica (vedi telefonata in Questura su una presunta 24enne, nipote di Mubarak..che pochi minuti dopo si scopre 17enne e ..marocchina ) . Tutto cio' ammanta questa governo di una squallida tristezza ..
    Come era quel film di qualche anno fa'..Oscar Wilde .. a si'.. "Il viale del tramonto"…