Libero...di mentire: il giornale di Belpietro screditato a livello mondiale - Diritto di critica
«Obama? Una grandissima delusione. Sono stato fra i primi a credere in lui, ad appoggiarlo, ma adesso devo confessare che mi è diventato perfino antipatico. Philip Roth, forse il più illustre dei narratori americani d’oggi, autore di capolavori quali Lamento di Portnoy, Pastorale americana, Zuckerman scatenato e, da poco uscito in Italia, Indignazione, esprime con forza, per la prima volta, il suo giudizio fortemente negativo sull’attuale Presidente Usa. Ci tiene a farlo subito, nella nostra conversazione telefonica».
Cosi inizia l’intervista che Tommaso De Benedetti avrebbe fatto a Philip Roth, famoso scrittore americano di origine ebrea, vincitore del premio Pulitzer nel 1997. Avrebbe perché l’intervista non esiste. E’ un falso. Lo svela il New Yorker, raccontando di come lo stesso Roth venne a conoscenza di questa non-intervista:
«Il mese scorso, Paola Zanuttini, una giornalista de La Repubblica ha intervistato Philip Roth sul suo ultimo romanzo, “L’umiliazione”, che è stato recentemente pubblicato in italiano. “Abbiamo avuto una conversazione vivace e intelligente della mia finzione”, ha detto Roth.[…] Il vero scandalo rivelato dall’intervista, però, è venuto alla fine, quando Zanuttini chiese a Roth perché fosse così “deluso” con Barack Obama. Ha tradotto, ad alta voce, critiche che gli sono attribuite in un articolo di un giornalista freelance, Tommaso De Benedetti, che è stata pubblicata lo scorso novembre su Libero, un tabloid in particolare simpatia per Silvio Berlusconi, il Primo Ministro d’Italia (che è coinvolto in scandali di sesso con donne molto più giovani). “Sembra che lo trovi brutto, vacillante, impantanato nella meccanica del potere”, ha detto Zanuttini. “Ma non ho mai detto niente del genere!” ha obiettato Roth. “E’ del tutto contrario a quello che penso. Obama, a mio parere, è fantastico“. Egli non aveva mai sentito parlare di De Benedetti, o di Libero. L’intervista, con la sua amara sentenza della banalità di Obama, il fallimento, e la retorica vuota di speranza e cambiamento, era una totale invenzione».
Il magazine americano racconta anche di come la blogsfera italiana abbia subito diffuso la notizia, tanto da far togliere l’articolo dal sito web di Libero mettendo in imbarazzo il suo direttore. Roth ha detto in oltre che «la migliore spiegazione che può trovare è che questo free-lance oscuro abbia escogitato un modo di vendere articoli attribuendo sentimenti anti-Obama a famosi scrittori americani. E ‘stata una buona trovata, e probabilmente si sono divertiti. Ma non riesco a immaginare cosa farà adesso, perché sicuramente la sua carriera è finita».
Un spiegazione che pare molto realistica, visto l’atteggiamento di alcuni quotidiani italiani che nei confronti dell’attuale Presidente degli U.S.A. sembrano avvoltoi in attesa di ogni suo passo falso. Sicuramente un pessima figura per certa stampa italiana che troppe volte, per seguire una idea politica, sembra dimenticarsi di controllare la realtà dei fatti di cui tratta.
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E' da troppo tempo che Bel Pietro ed i suoi accoliti corrono per salvare la faccia al loro padrone, screditando e sputanando altre per poter dire che tutto avviene secondo una logica stabilta……
vedasi il caso del direttore Boffo "" SPUTANAMENTO"" ed altri casi simili ma , cosa vogliamo da cani abituati alla catena….:quando il padrone chiama essi corrono sbavando ………………….-
tante persone sognano di fare il "giornalista" da grande, eppure gli esempi che ci troviamo dinanzi agli occhi ai giorni nostri ci rattristano e ci umiliano. L'unico lavoro universalmente riconosciuto è ormai "l'affamato di denaro".
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Bravo bravo
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Ma Belpietro è giornalista?
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Scusa, ma per il virgolettato del New Yorker hai usato il traduttore automatico di google?
In ogni caso, Tommaso De Benedetti fa pena, ma non meno responsabilità se ne porta il Francesco Borgonovo della “Cultura” di Libero, suvvia. Certo che ’sti giovinastri hanno un’etica professionale rigorosa, eh… Da ufficio stampa di una (miserabile) casa editrice reggiana mi capitò di rifilargli un piccolo buco per un’anticipazione (la controparte era Repubblica, sapete…), e ’sto tizio ebbe anche il coraggio di farmi una piccola lezione sulla correttezza professionale.
Una prece.-
Si, ma ho cercato di dargli una sistemata..:)
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Mi facevi un fischio… ci pensavo io ;)
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alla prossima ok? :) ma non è rimasto cosi male dai …o no?
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Belpietro e' uno schiavo.
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http://pixhost.ws/avaxhome/9b/de/0013de9b.jpeg Questa è la prima pagina di Libero di oggi, a voi ogni giudizio.
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schifo come sempre..a parte l'editoriale sulla sinistra che almeno nel titolo condivido… :)
"la sinistra si salva se il PD chiude bottega"-
Comunque carissimo i tuoi articoli quando spaccano girano mezzo web… più di 1100 link su facebook raccolti… non proverai a battermi vero?!
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E' il mio obiettivo :))
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