Di Pietro e i valori perduti - Diritto di critica
La scelta dell’Italia dei valori di appoggiare Vincenzo De Luca alle regionali in Campania ha creato non pochi mal di pancia dentro al partito, sopratutto alla base.
De Luca, meglio ricordarlo, è stato rinviato a giudizio per gravi reati come falso, concussione e truffa. Solo poche settimane fa Antonio Di Pietro si era detto contrario a sostenere il sindaco di Salerno come candidato alla regione Campania tanto che si parlava di candidature alternative come quella di Raffaele Cantone, anche se quest’ultimo ha detto di voler continuare a fare il magistrato.
Ma al congresso del partito qualcosa ha fatto cambiare idea al leader dell’Idv che ha invitato De Luca a salire sul palco per “dare le sue garanzie a dimettersi in caso di condanna”, anche se non ha specificato se in primo grado. In ogni caso se De Luca venisse condannato in via definitiva scatterebbe in automatico l’interdizione dai pubblici uffici e non potrebbe governare la regione. Sarebbe bene che qualcuno avvertisse Di Pietro. Dalle pagine del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio ricorda che De Luca è stato già condannato in primo grado, condanna di cui si parla anche nel libro di Vincenzo Iurillo e Bruno De Stefano, “La Casta della monnezza” (Newton Compton Editori).
Cosa abbia fatto cambiare idea a Di Pietro non è cosa nota e questa scelta che segna un cambio di rotta del partito è difficile spiegarla a chi ha creduto all’ex pm che da un anno a questa parte non sbagliava una mossa. Non si può certo escludere un accordo con Bersani per regioni come la Calabria o le Marche dove l’Idv corre con il Partito Democratico e l’Udc di Casini e Cuffaro.
L’altro ieri il magistrato del processo Spartacus, Raffaele Cantone, durante la presentazione del libro-dvd “Malitalia” (Rubettino editore) di Enrico Fierro e Laura Aprati, ha spiegato come in Campania il problema Camorra non è rappresentato solo da Nicola Cosentino. Per il magistrato, infatti, sembra che Cosentino sia stato usato come capro espiatorio per far sì che altre candidature appaiano legittime; non che Cantone nutra simpatie per il sottosegretario con delega all’Economia e alle Finanze, ma ha sottolineato e ribadito che i rapporti incestuosi, la camorra li intrattiene con amministratori sia del centro-destra che del centro-sinistra.
Gli indipendenti del partito, Luigi de Magistris e Sonia Alfano rappresentano quella parte di società civile che ha dato fiducia a Di Pietro e al suo partito quando ha deciso di aprirsi al mondo dei movimenti e dei girotondini. Entrambi non hanno certo perso tempo a far sapere che non condividono affatto le scelte del partito. Lo stesso De Luca non sembra avere simpatie per de Magistris, basta ascoltare alcuni dei suoi interventi che girano su youtube per farsi un’idea. Le sue posizioni sono davvero imbarazzanti per chi si oppone al berlusconismo. In un’intervista al Corriere della Sera, De Luca ha detto di apprezzare Berlusconi e forse come il nostro presidente del Consiglio ama far discutere di sé e gli piace rubare le battute ai vignettisti: dice infatti di rappresentare la destra europea. In effetti non nasconde di essere a favore del nucleare ed è anche noto per le sue considerazioni di affetto verso gli immigrati: “li prenderemo a calci nei denti e li butteremo a mare, prima che ci scappi un morto”.
Ma per dovere di cronaca e per par condicio è giusto ricordare che in Campania, onde evitare anche che qualcuno decida di stare a casa, c’è il candidato del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, Roberto Fico, che ha qualcosa di diverso dai candidati di centro-destra e centro-sinistra che sembrano due facce della stessa medaglia. Non è a favore del nucleare, non ha subito condanne, non ha nessun rinvio a giudizio, è lontano dal sospetto di frequentazioni mafiose ed è giovane. Un candidato anomalo, ma pur sempre un candidato e chissà se de Magistris e Sonia Alfano data la loro provenienza movimentista, rivendicata più volte, non decidano di appoggiare Fico.
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eh ma prova a trovarli tu, con continuità, politici ADDIRITTURA nemmeno indagati :)
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p.s.
citi roberto fico,però non mi pare giusto accostare frequentazioni mafiose,condanne e indagini varie all’essere pro-nucleare:se uno è a favore del nucleare, non commette nessun reato.
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