Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Diritto di critica | November 22, 2024

Scroll to top

Top

L'antiberlusconismo utile di Taormina - Diritto di critica

E’ iniziato tutto con l’intervista che Alessandro Gilioli fece per il suo sito Piovono RaneCarlo Taormina, ex parlamentare di Forza Italia ed ex avvocato di punta di Silvio Berlusconi. Una chiacchierata molto interessanti in cui il penalista romano smontava pezzo per pezzo la sua storia nel partito del Cavaliere, raccontando il lavoro oscuro dietro le tanto discusse leggi ad personam.

«Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella»  racconta l’ex sottosegretario aggiungendo anche la consapevolezza che avevano dell’incostituzionalità di molte di quelle leggi.  Un esempio lo fa sull’odierno legittimo impedimento che secondo lui  « è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta» (intervista integrale). Parole gravissime riprese la settimana dopo dalla trasmissione Annozero e paragonate da Luigi De Magistris «alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia con riscontri esterni» nei processi di mafia. L’europarlamentare indipendente dell’IdV è convinto che Taormina dica la verità sulle «leggi ad personam» e che come riscontro ci siano infatti sia per le leggi fatte in questi anni che quelle in programmazione per i prossimi mesi («le 4 leggi che sono sul tappeto: il processo breve, il legittimo impedimento, il lodo Alfano Bis e il Decreto Valentino sui pentiti»).

Lo stesso Tarmina ha spiegato il suo cambio di opinione parlando di «crisi morale» e di «non farlo per vendetta, raccontando la verità». Tutte dichiarazioni che andrebbero quindi a confermare quello che gran parte del giornalismo d’opposizione ha sempre scritto in questi anni,  seguito anche da varie parti politiche e civili.

( 08/02/2010 – Foto di S. P.)

C’è però un dubbio che offusca l’agire dell’ex parlamentare di Forza Italia ed è il suo ritorno in politica con la “Lega Italia“, partito di cui lui è il leader e con il quale si è candidado, per ora (la foto è stata scattata a Lecco n.d.r.) alla presidenza della regione Lazio. La tempistica delle sue rivelazioni, pur ritenendole veritiere, potrebbero far pensare ad un antiberlusconisco utile per accaparrare voti in un panorama politico che vede proprio  in quella zona molte opportunità, costituite sopratutto da un elettorato sempre deluso. E’ da stupidi pensare che un uomo dall’esperienza politica di Taormina, ospite fisso dei salotti buoni di Porta a Porta, non abbia pensato anche a questo?