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Diritto di critica | November 5, 2024

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Il papato difficile di Ratzinger - Diritto di critica

Il papato difficile di Ratzinger

Quello di Joseph Ratzinger non è un papato nato sotto i migliori auspici: è seguito a un pontefice carismatico come Giovanni Paolo II e del suo predecessore – al di la’ dell’ufficialita’ della beatificazione – ha ereditato più grane che altro. La pedofilia prima di tutto, piaga orribile su cui lo stesso Ratzinger aveva indagato con fermezza quando era a capo della Commissione per la Dottrina della Fede, bloccato in alcuni casi proprio dall’allora Segretario di Stato Vaticano, cardinale Sodano. A rivelare l’insabbiamento sistematico delle inchieste sulla pedofilia all’epoca di Woytila e’ stato il cardinale di Vienna, Schoenborn. E più di una persona Oltretevere ha ricordato come Giovanni Paolo II considerasse l’accusa di pedofilia un mezzo usato dal Comunismo per screditare la Chiesa.

A Ratzinger l’ònere di chiedere perdono in ogni sede. Lo stesso papa che – appena eletto – ha “decapitato” i Legionari di Cristo, il cui direttore, padre Degollado, era stato chiamato in causa in diversi scandali a sfondo sessuale proprio durante il papato di Woytila: al momento dell’insediamento di Ratzinger, Degollado era tranquillamente ancora al suo posto.

Poco comunicativo e con uno sguardo arcigno che di sicuro non gl’ha attirato molte simpatie, Ratzinger e’ un papa mite, chiamato a fare pulizia in una Chiesa che per trent’anni ha curato il palcoscenico piuttosto che gli attori o il dietro le quinte. Con tutte le conseguenze del caso. E a quanti gli rimproverano un eccessivo immobilismo nei confronti delle vicende interne al Vaticano, questo papa sta rispondendo con un’opera di “pulizia” metodica e silenziosa, che non urla né appare ma lavora, come un tarlo. Per rendersene conto basta guardare l’attacco senza precedenti che sta subendo in questi giorni: la questione dei “corvi”. Anche se sarebbe più appropriato chiamarli avvoltoi.

Qualcuno ha furbescamente affermato che le fughe di notizie sono state orchestrate per amore di verità, “per difendere” il papa. Nulla di più ipocrita. Probabilmente è vero il contrario. E la faida non accenna ad arrestarsi.

Comments

  1. V Quagliarella

    bell’articolo!

  2. Silvia Mangano

    “Con l’aiuto di Dio andiamo avanti” credo che sia il suo più importante discorso programmatico.
    Papa Ratzinger non ha bisogno di difese: è il Papa che serviva ora, pronto ad ascoltare ogni consiglio e a fare di conseguenza come pensa meglio, in quanto lui E’ il Papa, gli altri nella migliore delle ipostesi solo suggeritori.
    Non penso aiuti neanche contrapporlo a Papa Woitila o scaricare sul papato precedente i problemi attuali. La sintonia e unità tra le due figure è nota a tutti: diversi i carismi che operano per l’edificazione dell’unico corpo di Cristo che è la Chiesa.

    • Lalla

      Silvia, qua non è questione di scaricare le colpe su un altro papato, ma semplicemente di ricordare a giornalisti e lettori che Emanuela Orlandi NON è stata rapita nel papato di Benedetto XVI, che i traffici illeciti di Marcinkus NON si sono svolti nel papato di Benedetto XVI, che il criminale fondatore dei Legionari di Cristo NON è stato accolto trionfalmente in Vaticano nel papato di Benedetto XVI, che le centinaia di casi di pedofilia insabbiati dagli episcopati NON sono avvenuti nel papato di Benedetto XVI. Perché a sentire i media, pare che tutto si sia consumato in questi giorni. Invece *viene alla luce* in questi giorni. C’è una bella differenza. Oggi capiamo perché Giovanni Paolo II volle sempre Ratzinger al suo fianco e ne caldeggiò l’elezione dopo di lui.

      • Petrusromanus

        Come non è responsabile Ratzngher così anche non è responsabile neppure papa GP2° e ancora più GP1° infatti a papa woytila gli hanno sparato non i fondamentalisti musulmani o i comunisti ma sempre gli stessi mafiosi massonici p2isti satanisti che hanno mandato in cielo papa Luciani gli stessi massonici infiltrati che coprivano i preti pedofili o con amanti e che ricattandoli riciclavano soldi sporchi nella lavanderia chiamata IOR la massoneria si basa proprio sul coprire i segreti schifosi di alcuni per farli cooperare

  3. Licia Paola25

    Scusi,approvo quello che ha scritto sull’azione che papa Benedetto sta attuando ed ha attuato, così pure sulla eredità assai pesante lasciata da chi lo ha preceduto. Però non condivido quello che scrive sullo sguardo di Joseph Ratzinger! Ma lo ha mai guardato negli occhi da vicino? Io sì e diverse volte! Ha uno sguardo dolcissimo, un sorriso un po’ intimidito. Gli ho fatto gli auguri di buon compleanno, lui mi ha guardato e ,sorridendo, mi ha sussurrato un “grazie” pieno di gentilezza. Altre volte ,mentre passava , gli ho gridato che gli vogliamo bene, e lui sempre sorridento ha ringraziato. Guardi con quanto affetto e commozione bacia i bambine, accarezza i malati e abbraccia persone che vivono situazioni di dolore. Chi lo segue e lo ascolta con assiduità, sa bene quanto sia dolce e gentile quest’uomo che voi giornalisti- da subito- avete etichettato come freddo e poco comunicativo.Un papa non è uno show man!
    Cordialmente.
    Licia Scapini