Tra faide e vendette, il Vaticano dà la caccia alle talpe - Diritto di critica
È finito il tempo delle colombe. In Vaticano oramai volano solo i coltelli. Dopo lo scoop del Fatto Quotidiano sul fantomatico (quanto improbabile) attentato al Papa, dentro le mura leonine il clima si è fatto piuttosto teso. La Gendarmeria ha avviato un’inchiesta e ha individuato immediatamente chi avrebbe passato le notizie riservate alla stampa. E per le talpe si preparano giorni difficili. Rischiano dalla banale sanzione amministrativa a denunce penali, oltre ad un sicuro trasferimento ad altra sede. I reati contestati sono la rivelazione di segreti d’ufficio e diffamazione.
La Chiesa in confusione. Ma l’inchiesta della gendarmeria non sembra placare gli animi. La lotta per il potere nello Stato più piccolo del mondo è solo all’inizio ed in Vaticano lo sanno bene. L’11 febbraio ricorre l’anniversario dei Patti Lateranensi. I festeggiamenti (se così vogliamo chiamarli) si terranno oggi all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede in un clima surreale, dopo l’annuncio di Mario Monti di imporre il pagamento dell’Imu (ex Ici) anche ai beni ecclesiastici non esclusivamente impiegati a fini commerciali. Segno evidente di un momento di debolezza della Chiesa.
Un Concistoro al veleno. Sabato prossimo, poi, ci sarà il Concistoro nel quale il Papa nominerà 22 nuovi cardinali. Un momento cruciale dopo l’alta tensione di martedì scorso durante il Consiglio dei cardinali che si è riunito per fare il punto sulla situazione finanziaria del Vaticano. Nell’occasione, secondo alcune fonti interne, alcuni alti prelati avrebbero contestato il governo di San Pietro, criticando in particolar modo la caduta d’immagine di fronte all’opinione pubblica dopo la trasmissione di La7 Gli Intoccabili e dopo le rivelazioni del Fatto.
Una faida Bertone-Sodano. Secondo La Repubblica gli scontri sempre più accesi all’interno delle mura vaticane non riguardano solo la lotta per le “carriere interne” degli alti prelati. Si tratterebbe di una vera e propria vendetta dell’ex segretario di Stato, Angelo Sodano che, una volta sostituito da Tarcisio Bertone, avrebbe visto estromessi dai punti chiave della Santa Sede alcuni suoi uomini. Ora che il mandato di Bertone sta per giungere a conclusione per raggiunti limiti d’età, Sodano starebbe preparando un vero e proprio spoils system all’interno dell’amministrazione papale. Insomma: occhio per occhio, dente per dente.
“Un pastore contro i lupi”. Il portavoce del Papa, Federico Lombardi smentisce qualsiasi lotta interna: “la lettura di questi fatti in chiave di lotte di potere interne dipende in gran parte dalla rozzezza morale di chi la provoca e di chi la fa”. Ma la realtà appare ben diversa. E se è vero che, come scrive l’Osservatore Romano, “questo mite pastore non indietreggia davanti ai lupi”, bisogna capire chi siano i lupi. I giornalisti o prelati assetati di potere?
Twitter: @PaoloRibichini