Monti convince il Senato con "rigore ed equità", ma le famiglie italiane soffrono - Diritto di critica
Il Senato ha promosso il governo Monti con largo consenso, nessuno si astiene in aula. Nel discorso di 44 minuti Monti mette tutto senza spaventare gli ascoltatori: il ritorno dell’Ici, la patrimoniale dietro l’angolo, gli sforzi verso la crescita e l’equità. Tra le righe un accenno ai tagli dei costi della politica, a partire dalla Presidenza dei ministri. La vera sorpresa, sul copione largamente atteso dai senatori, è nell’abilità dialettica del “professor” Monti: blandisce gli avversari, rassicura gli scettici e convince gli alleati. Resta da vedere se convincerà anche la gente comune, che non arriva a fine mese (letteralmente).
Le parole chiave del discorso di Monti riassumono il programma del governo in itinere. I sacrifici sono inevitabili ma vanno ripartiti equamente; o ridurremo il rapporto debito/pil con rigore di bilancio e crescita, o si torna all’Europa degli anni 50; le pensioni vanno rivedute perché privilegi e disparità di trattamento abbondano; la tassa sulla prima casa deve tornare a funzionare, come nel resto del mondo; donne e giovani sono la nostra carta vincente, puntarci sopra è un dovere indifferibile.
Fuori dal palazzo, qualcuno fa i conti della serva. Metà delle famiglie italiane riesce “appena a far quadrare i conti”, secondo uno studio del Forum Ania-Consumatori in collaborazione con l’Università di Milano. Un nucleo su sei consuma i propri risparmi per sopravvivere (e prima o poi finiranno), il 6% è costretto a chiedere aiuti e prestiti. “E’ arrivata la povertà in un soggetto come la famiglia, che fino a quattro-cinque anni fa era il presidio della nostra ricchezza”, ha commentato il presidente del Censis, Giuseppe De Rita.
E’ su questa realtà che Monti dovrà misurarsi: il rigore, la crescita, l’equità dovranno tradursi in cose concrete per la gente, a cui fin da ora si chiede di tornare a pagare tasse sulla casa dove vive, sui patrimoni (sempre più magri) in banca, ai tagli alle pensioni e al rischio cassa integrazione. Buona fortuna, per tutti.
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