Libia: i Tornado italiani hanno sparato. L'altra verità dell'Aeronautica militare - Diritto di critica
“I nostri aerei non hanno sparato e non spareranno. Sono lì per pattugliamento e per garantire la no-fly zone“. Con queste parole, a Torino, Silvio Berlusconi ha voluto rassicurare gli italiani. Come dire: siamo in guerra ma non del tutto. A metà. All’italiana. Eppure, a smentire il premier è proprio l’Aeronautica Militare italiana che in un comunicato ieri scriveva: “i sei caccia Tornado dell’Aeronautica Militare decollati dall’aeroporto di Trapani Birgi questa sera per condurre operazioni sul territorio libico sono rientrati nella base siciliana. La missione si è svolta con l’impiego di quattro Tornado ECR (Electronic Combat Reconnaissance) supportati da due Tornado “Tanker” con funzioni di rifornitore in volo (AAR – Air-to-Air Refuelling). I caccia ECR hanno portato a termine la loro missione di soppressione delle difese aeree presenti sul territorio libico (in gergo tecnico dette SEAD – Suppression of Enemy Air Defense) che viene condotta mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM (High-speed Anti Radiation Missile)”. Non si tratta di voci ma di un comunicato stampa ufficiale, pubblicato sul sito dell’AMI. Dov’è la verità?
“L’operazione – prosegue il comunicato – è iniziata alle ore 20,00 con il decollo del primo caccia ed è terminata alle 22,20 con l’atterraggio dell’ultimo velivolo della formazione. I due Tornado “Tanker”, che appartengono al 6° Stormo di Ghedi (Brescia), sono stati i primi a rientrare alla base dopo aver effettuato il rifornimento aereo degli altri velivoli. I Tornado ECR, che provengono dal 50° Stormo di Piacenza, sono tra i velivoli attualmente rischierati sul 37° Stormo di Trapani per l’operazione ‘Odyssey Dawn‘. Il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità “ognitempo” che l’Aeronautica Militare ha acquisito a partire dal 1982. L’equipaggio è composto da un pilota e da un navigatore”.
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hanno portato a termine la missione non vuol dire che hanno sparato. “Portare a termine la missione” vuol dire in termini militari che l’aereo è partito e ha raggiunto l’obiettivo. Non significa necessariamente che abbia sparato
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“I caccia ECR hanno portato a termine la loro missione di soppressione delle difese aeree presenti sul territorio libico”. Se non hanno sparato, come cacchio hanno fatto a sopprimere?
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ma che dite…..hanno sparato caramelle…..ma perche il silvio non verifica mai di aver collegato la bocca al cervello prima di parlare……ah spara cazz@@@e perche “grande” statista qual’è ha la bocca vicino al cu@o……
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A parte tutto, cosa mettiamo a fare a disposizione di questa operazione alcuni aerei se poi “non hanno sparato e non spareranno”??
Solo per far vedere le nostre coccarde?
Allora mandiamo le frecce tricolori.
Spettacolo assicurato, riconoscibilissime.
Facciamo le solite figure, siamo buoni solo per mangiare la pizza.E poi i soliti numeri da far girare la testa: 6 tornado e 2 F16…….
meno male che il leasing degli F16 non era scaduto del tutto, altrimenti cosa mandavamo? L’aereo reosso dell’amaro averna? -
Personalmente giudico le operazioni militari top secret se i nostri caccia hanno sparato o no è un problema che mi riguarda relativamente,andare a curiosare sugli affari militari è solo un problema di speculazione politica, come determinate notizie apparse su alcuni quotidiani CACCIA ITALIANI vanno a bombardare la libia oppure gionalisti che vanno nelle basi militari ad intervistare i piloti su operazioni di guerra,perchè non vanno ad intervistare i piloti francesi o americani? comunque tante notizie che vengono diffuse sono speculazioni che fanno male all’italia purtroppo c’è chi ci gode .
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Replico per la seconda volta i giornalisti devono fare il loro lavoro e sono pienamente d’accordo devono dare tutte le informazioni possibili però secondo il mio punto di vista carpire informazioni di OPERAZIONI DI CARATTERE MILITARE e divulgarle alla pubblica opinione no, il tema è molto più delicato.
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